Parco del Beigua – I Borghi

Parco del Beigua – I Borghi

L’ultimo arrivato, nel 2022, è stato Urbe che ha chiesto di rientrare nei confini di questo splendido parco regionale a cavallo tra le provincie di Savona e di Genova. Ma nel cuore del parco, in quell’entroterra selvaggio e antico, i borghi spuntano come tante gemme di una corona. Come quelli lungo le sponde dello Stura, Campo Ligure, Masone, Rossiglione, Tiglieto, di cui parliamo in un capitolo a parte. E poi Mele, Sassello e Stella.

Nome in dialetto: Beigoa

IAT: Piazza Beato Jacopo 1 e 3 - 17019 Varazze

Tel: 019 4512050

Email: info@parcobeigua.it

I seccatoi sono presenti in tutto il territorio del Parco sin da epoche antiche: edifici destinati a sede stagionale per la raccolta e la trasformazione dei prodotti del castagneto.

Lungo la strada della carta

Mele, l’ultimo Comune prima del Parco, ha legato il suo sviluppo alla produzione di carta, con opifici attivi fino a pochi decenni fa. Scoprirai che quell’antica tradizione è stata recuperata e valorizzata nello splendido Museo della Carta di Acquasanta. E sempre ad Acquasanta trovi il celebre Santuario, la cui Scala Santa replica quella romana di San Giovanni in Laterano.

Nel territorio del Parco, ricco di corsi d'acqua, sono presenti numerosi ponti, alcuni di origine medievale, come il Ponte a cinque arcate sul torrente Orba nei pressi della Badia di Tiglieto.

Sassello, amaretti e funghi

Fin dal Medioevo Sassello era conosciuto quale centro di villeggiatura; non a caso è il primo Comune italiano a ottenere la Bandiera Arancione del Touring Club. Nel borgo vecchio vedrai palazzi affrescati e chiese barocche. Non dimenticare che questo paese è celebre per gli amaretti, dolce prelibato a base di mandorle e armelline; e perché nei boschi, tra le frazioni di Maddalena, Palo e Piampaludo puoi andare alla ricerca dei funghi porcini più conosciuti della Liguria.

A Sassello ci sono anche il Museo Perrando con strumenti contadini e attrezzature provenienti dalle antiche fabbriche di amaretti, e il Nuovo Polo Museale con collezione napoleonica e una collezione di arte contemporanea, con opere di Joan Mirò, Francis Bacon, Mario Schifano.

Stella e Urbe

Scopri le cinque frazioni, disposte a “Stella”, che compongono e danno nome al Comune e risalgono al Medioevo; di quell’epoca restano ancora ruderi di castelli, mentre non perderti una visita alla casa natale di Sandro Pertini. Anche a Urbe troverai cinque piccoli borghi e numerose case sparse immersi tra i fitti boschi di faggi, roveri e castagni. Da qui puoi fare trekking in una delle tante varianti della Via del Sale attraverso il Passo del Faiallo.

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