Premetto che ho volutamente trascurato il colore che nell’immaginario collettivo più si associa alla Liguria – l’azzurro del mare – per enfatizzare le pietre dei borghi, il caleidoscopio delle case, le tinte acquerellate delle chiese, il verde delle colline. Nei miei «colori di Liguria» c’è anche l’acqua, ma è l’acqua dolce dei fiumi e dei torrenti.
A spasso nel tempo tra borghi e secoli di storia.
« … paesi, borghi,
viuzze dai mille colori,
quasi una sfida
all’equilibrio del mondo … »
Alda Merini
… quasi una sfida all’equilibrio del mondo.
È proprio questa l’impressione che si ha guardando queste cascate di case sospese in mezzo alle colline o arroccate su uno sperone di roccia che scende giù in picchiata fino al mare.
Un grande museo a cielo aperto.
In cui si respira l’arte e la storia di questa striscia di terra e della sua gente che ha tutto il mare davanti, ma che da sempre si aggrappa con amore e con forza al suo entroterra.
Dettagli di pietra.
Muri di pietre, vicoli di ciottoli e ripide scalinate che si aprono su chiese ornate di stucchi e di decorazioni. Non amo particolarmente il Barocco, ma trovo affascinante il contrasto tra la leziosità dei suoi colori di marzapane e il rigore medievale dei borghi.
Ci sono tantissime antiche chiese in Liguria, all’interno dei borghi oppure isolate in cima alle colline.
Gli interni riservano spesso delle sorprese: architetture sfarzose, da cattedrale più che da chiesetta, e affreschi preziosi come quelli nella chiesa di Zuccarello, attribuiti al Canavesio.
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Quadri di Liguria.
Paesaggi e scorci che sembrano quadri e che in qualche caso, come per il ponte di Dolceacqua, lo sono davvero…
«Il luogo è superbo,
vi è un ponte che è un modello di leggerezza.»
Così Monet descrisse Dolceacqua, che ritrasse in un famoso dipinto. Ogni borgo è una pinacoteca naturale, con scorci incredibili che si snodano tra caruggi, scale, archi e piazzette. I borghi liguri sono belli anche perché sono «vissuti» e riportano indietro nel tempo con una dolcezza fatta di piccole cose: i fiori, le botteghe, i colori. Ed è fantastico perdersi tra i vicoli che si aprono su altri vicoli, su panorami di verdi colline e talvolta su un mare di un azzurro abbagliante.
Il fascino delle vecchie case dai muri scrostati e dagli affreschi quasi intatti, l’oro rosso dei vicoli di Cervo quando cala la sera.
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I BORGHI DEGLI ARTISTI
dove l’arte contemporanea si intreccia con l’arte e le architetture medievali.
Uno è Apricale, così bello che nessun «animo d’artista» può resistergli.
Un altro «borgo degli artisti» è Bussana Vecchia, semi-distrutto dal terremoto del 1887 e riscoperto negli anni ‘60 da una colonia di artisti internazionali, che l’hanno riportato a nuova vita: la loro arte è dipinta sui muri o venduta nella loro botteghe.
A Badalucco l’arte contemporanea è dipinta direttamente sulle case, con grandi murales e suggestivi trompe l’oeil.
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La Liguria è una terra senza pianure, in cui i monti si gettano nel mare e le coltivazioni scendono a cascata giù dalle colline.
Per questo non ci sono grandi fiumi, ma tanti torrenti con tanti ponti antichi, così esili e leggeri che mi viene da chiedermi come siano riusciti ad «attraversare» ben sei secoli.
Quello che so è che mi trasmettono una grande serenità, forse perché – con quella loro forma a schiena d’asino – mi fanno venire in mente l’arcobaleno.
Il mio, più che un commento, è un GRAZIE a chi ha fatto sì che le mie foto appaiano su questo bellissimo blog, dedicato a una regione che amo (quasi) quanto la mia Toscana.
Grazie, Chiara! ^_^
Manuela
Grazie per aver descritto con parole semplici tutta la ricchezza della nostra terra di ponente così bella e così ancora tanto sconosciuta…Pigna è da vedere!