Oggi vi parlo in poche righe di un piatto semplicissimo che scalda il cuore e il palato e che ho scoperto per caso risalendo lungo la Valle Argentina nella Riviera Ligure di Ponente: la Frandura.
Non conosco l’origine di questo nome ma so per certo che il piatto è tipico di Montalto Ligure, un piccolo borgo da visitare senz’altro, arroccato sulla sponda del torrente Argentina, nell’entroterra a circa 7 chilometri dal mare, dove ogni anno si svolge una sagra dedicata a questo piatto, nella seconda metà di agosto.
La caratteristica principale della Frandura è la semplicità degli ingredienti: basta una teglia ben unta di olio di oliva della Riviera Ligure, alcune patate tagliate a fette sottili in modo da coprire il fondo della teglia con uno strato uniforme, una pastella semidensa fatta con farina e latte che vada a coprire gli interstizi e formare un velo unico sopra alle patate e infine a piacere una spolverata di parmigiano. A dire il vero nella ricetta originale di un tempo si usava il formaggio pecorino della valle, stagionato e grattugiato che dava alla Frandura un gusto più deciso!
La cottura dovrebbe avvenire nel forno a legna ben caldo per circa 15 minuti finché l’impasto viene dorato e il formaggio forma la crosticina arrostita di un bel colore marrone, così come le patate ai bordi.
Dato che non sempre è disponibile sottomano un forno a legna e così abbiamo provato una versione casalinga da città, con un comune forno elettrico, utilizzando anche la carta da forno per non far attaccare il prodotto alla teglia.
Il risultato finale è stato davvero appagante, è uscita dal forno una Frandura croccante e saporita che è stata gustata in pochi minuti non appena sfornata!
Per chi vuole assaggiarla vi sono almeno due alternative possibili: dirigersi a Montalto Ligure in Provincia di Imperia nel mese di agosto per gustarla di persona nel giorno della sagra annuale oppure in qualche ristorante locale che ancora la prepara, oppure provare (e se sono riuscito, io riesce chiunque) la versione domestica nel forno di casa.
Frandua come la faceva mia nonna di Montalto
In una teglia di rame unta d’olio extra vergine di taggiasca
Disporre uno strato millimetrico di fettine di patate
Ricoprirle con una pastella prodotta con farina, sale, acqua e olio (sempre extra vergine di taggiasca).
Volendo, a piacere, a fine cottura, spalmare sopra un velo di brusso.
Bruna
Ottima descrizione di questo tipico piatto dell’entroterra lligure.
Il solo guardare le foto stimola il desiderio di gustarlo.
scopriamo e facciamo scoprire i tanti gustosi piatti di questa terra paradisiaca………
Sono Siciliana amante della buona cucina di qualsiasi parte del mondo e quindi oggi ho voluto provar questa ricetta davvero molto semplice.Il risultato è stato ottimo.:-)
Consiglio, a chi piace, l’alternativa che fa mia mamma, originaria di Albenga: stessa cosa con le patate e aggiunta di rape, spesso le fa più spesse, fatte prima un po’ sbollentare, ottime!